Il Pantheon è uno dei monumenti più conosciuti di Roma, nonché simbolo della grandezza della città nel corso dei secoli. Tra gli edifici antichi dell’Urbe è quello meglio conservato, unico nel suo genere e vero capolavoro dell’ingegneria antica con la cupola più grande mai costruita al mondo prima dell’arrivo del cemento armato.
Aggiungiamo l’ingresso gratuito e la posizione al centro della città e questa diventa sicuramente una delle tappe obbligatorie del nostro soggiorno a Roma.
Continuate a leggere per scoprire la sua storia unica e magica, ma se già avete studiato e conoscete l’edificio, vi consiglio di andare direttamente alla sezione degli orari e informazioni utili per essere sicuri di programmare al meglio la vostra visita.
La storia del Pantheon
La prima struttura del Pantheon fu costruita da Marco Agrippa nel 27 a.C. e a ricordarcelo rimane ancora l’iscrizione sul timpano d’ingresso con il suo nome. La costruzione che vediamo oggi è soprattutto la famosa cupola opera però di un’altra grande figura della storia romana, l’imperatore Adriano.
Adriano tra il 118 e il 125 d.C. ordina di far ricostruire interamente l’edificio, forse danneggiato da un grave incendio. Il tempio distrutto era dedicato a tutti gli Dei e Adriano aveva intenzione di renderlo ancora più maestoso e più imponente. Il significato del nome Pantheon è infatti Pan = tutti, Theon = divinità. La sua storia comunque non si ferma con Adriano e tanto meno con la caduta dell’impero romano.Tra il 608 e il 609 d.C. l’edificio viene trasformato da papa Bonifacio VI in chiesa cristiana, dedicata alla Madonna e ai martiri con il nome di Santa Maria dei Martyres.
Talmente importante e impressionante, la struttura viene poi scelta più di mille anni dopo, nel 1870, dal primo re d’Italia come luogo del suo sacrario. All’interno del Pantheon infatti sono contenute le tombe di Vittorio Emanuele II, Umberto I e Margherita di Savoia.
La struttura del Pantheon
Dopo aver raccontato la sua storia è ora di entrare e scoprire la struttura del Pantheon! Facendoci largo tra la folla nel pronao colonnato e lasciando alle spalle le diciotto grandi colonne di granito grigio e rosa, varchiamo la porta bronzea d’ingresso alta ben 7 metri.
Dentro lo stupore è tanto e difficile da descrivere. Siamo in una sala gigantesca all’interno della quale potrebbe entrare perfettamente una sfera con un diametro di circa 43 m, forma voluta e simbolica perché considerata il solido geometrico perfetto e associato quindi alla volta celeste e del creato. L’ambiente ci sembra vuoto e al suo interno ci sentiamo piccoli, ma anche in questo caso non c’è niente di casuale. Siamo nel tempio di tutti gli dei e noi siamo solo dei piccoli umani.
Nelle pareti dell’edificio circolare si alternano nicchie tonde e quadrate e girando intorno alla circonferenza possiamo vedere le tombe reali. Ma cercate bene perché insieme a queste già nominate c’è anche il sepolcro di uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, Raffaello Sanzio.
La cupola del Pantheon
La cupola è la più grande mai costruita in muratura portante e una delle invenzioni più incredibili dei romani, quasi impossibile da costruire senza il cemento armato. Guardando verso l’alto è possibile distinguere cinque cerchi concentrici con una decorazione a cassettoni; anche questi servono ad alleggerire il peso della struttura. Se poi li contiamo vediamo che sono 28, numero considerato perfetto perché era la somma di 1+2+3+4+5+6+7.
Il materiale utilizzato è il calcestruzzo, ma la sua composizione varia avvicinandosi verso il centro. Verso l’esterno vengono infatti utilizzati materiali pesanti come il travertino, all’interno invece si predilige qualcosa di più leggero fino ad arrivare all’uso della pietra pomice per garantire che la cupola non cada su se stessa per il troppo peso.
Non tutto è rimasto però come ai tempi di Adriano, infatti la cupola fino al 1600 era interamente coperta da tegole di bronzo dorato. Nel Seicento fu eletto papa Urbano VIII della famiglia Barberini e a Roma c’è un detto, “Quello che non hanno fatto i barbari, hanno fatto i Barberini”. Tutto il bronzo del Pantheon fu preso dai Barberini, fuso e riutilizzato per decorare San Pietro.
La cupola ha al suo centro un’apertura chiamata oculus con un diametro di 9 metri, unica fonte di luce di tutto lo spazio interno. Guardando questa apertura circolare e superato lo stupore, sono sicura che vi state chiedendo: cosa succede se piove? I romani erano dei bravissimi costruttori e nonostante ci siano leggende che dicano che dentro l’edificio non piova mai, potete cercare da soli nel magnifico pavimento di marmo i fori quasi invisibili che servono a far defluire l’acqua in caso di pioggia. Ricordate, a tutto c’è una soluzione e gli antichi romani lo sapevano bene 🙂
Informazioni utili
Come arrivare
La Piazza del Pantheon, che si chiama in realtà Piazza della Rotonda, è una piccola piazzetta nel centro della città facilmente raggiungibile a piedi da Piazza Navona o da via del Corso.
La stazione della metro più vicina è Barberini, sulla linea A, ma possiamo scegliere anche un autobus tra le linee 30, 70, 81, 87, 492, 628 e scendere alla fermata Rinascimento.
Orari del Pantheon
- Dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.30
- Domenica dalle 9.00 alle 18.00.
- Festivi infrasettimanali dalle 9.00 alle 13.00.
- Chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
Ultimo ingresso 15 minuti prima della chiusura.
Orari delle messe
- Sabato e prefestivi alle 17.00.
- Domenica e festivi 10.30.
L’ingresso è (per il momento) gratuito il che è molto positivo ma significa anche che troverete molta più gente. Andate la mattina presto per godervi la visita con un po’ meno folla.
Infine, se avete bisogno di qualche consiglio sul dress code per il Pantheon, ricordate che ci troviamo in una chiesa, e come tutte le chiese cattoliche per poter entrare è necessario avere le spalle coperte ed è meglio evitare gonne, pantaloni troppo corti o magliette senza maniche.
Pentecoste al Pantheon
Se siete fortunati e vi trovate a Roma per la Pentecoste, cioè 50 giorni dopo Pasqua se volete fare i calcoli precisi, c’è un evento che non dovete assolutamente mancare: la cerimonia della pioggia dei petali.
Si tratta di un’antica tradizione cristiana in cui al termine della messa vengono lanciati dall’oculo della cupola migliaia di petali di rosa che volando si posano sul pavimento fino quasi a ricoprirlo interamente e creando un magnifico effetto scenografico. I petali di rosa simboleggiano lo Spirito Santo e il sangue di Cristo versato per salvare l’umanità. La cerimonia non è quindi soltanto un bello spettacolo ma è anche un momento ricco di significato per i credenti.
Dove mangiare in zona
Mangiare a piazza della Rotonda garantisce sicuramente una vista senza pari, ma anche un conto che ci potremmo ricordare per molto tempo. Appena dietro l’edificio c’è una buona trattoria romana, Da Armando al Pantheon, dove il menù non tradisce la tradizione e i prezzi sono sicuramente più contenuti.
A pochi minuti di distanza si trova un’altra piazza, chiamata piazza di Pietra, dove oltre ad esserci i resti di un tempio dedicato ad Adriano, ci sono due ottime alternative per poter mangiare: la prima è Salotto 42, un locale piccolo ma molto ben curato che a pranzo offre un buffet a prezzo fisso molto gustoso e vario. La seconda è l’Enoteca Spiriti un locale diverso dalle solite trattorie con un menù forse un po’ più costoso del solito ma molto ricercato e accompagnato da ottimo vino.
Se invece è solo ora di merenda, lo dico sempre a tutti, per me questo è sicuramente uno dei luoghi migliori dove poter mangiare un buon gelato o prendere un caffè. Segnaliamo Gelateria della Palma famosa perché ha più di un centinaio di gusti di gelato tra cui poter scegliere! La qualità è buona, la fila spesso può essere lunga ma ci aiuta ad avere tempo per prendere la giusta decisione!
Sempre tra le vie intorno alla piazza troviamo: San Crispino, tra le gelaterie artigianali migliori della città e i negozi della catena Grom e Venchi, per andare sul sicuro. Se di gelato ne abbiamo già mangiato troppo, appena sopra la piazza della Rotonda trovate la Tazza d’oro, una torrefazione con dell’ottimo caffè e soprattutto delle granite al caffè con panna che si fanno ricordare.
Un’ultima gelateria è la storica Giolitti dove la panna è fatta a mano ed è sicuramente il mio gusto preferito. Anche qui la fila può spaventare ma ne vale la pena.
I dintorni del Pantheon
Siamo in pieno centro storico e nei dintorni c’è di tutto e di più da vedere. Appena dietro il Pantheon troviamo un’altra deliziosa piazzetta con al centro un altro obelisco. Forse avrete notato che Roma è piena di obelischi, è infatti tra le città al mondo con il maggior numero di questi monoliti. Alcuni vengono direttamente dall’antico Egitto, altri sono copie romane, e dopo essere stati dimenticati per vari secoli, sono stati riutilizzati in piazze e in corrispondenza di importanti edifici per essere dei punti di riferimento per i pellegrini che visitavano la città e che quando vedevano un obelisco, sapevano di essere davanti a qualcosa di importante.
In questo caso però la cosa più bella è la base dell’obelisco, una scultura a forma di elefantino, realizzata da Gian Lorenzo Bernini. Dietro di lei c’è una chiesa, l’unica chiesa gotica di Roma, Santa Maria Sopra Minerva, dove potete fare una veloce visita.
Continuando a parlare di chiese, sulla strada per piazza Navona, ce ne è una delle più belle della città. Si tratta di Sant’Ivo alla Sapienza, costruzione progettata dal grande architetto seicentesco Borromini. La sua cupola a forma di spirale è unica e imperdibile.
Se siete rimasti impressionati dalla cupola del Pantheon, vi consiglio di andare a vedere un’altra invenzione incredibile di qualche secolo successiva. Parlo della chiesa di Sant’Ignazio dove all’interno troviamo la decorazione di Andrea del Pozzo che, con una pittura illusionistica, crea una finta cupola che noi sembra profonda tanto quanto una vera.
Entrambe molto vicine al Pantheon sono poi le chiese di Sant’Agostino e San Luigi dei Francesi, che valgono la visita solo perché al loro interno contengono ben quattro opere del maestro Caravaggio da poter ammirare gratuitamente.
Il Pantheon è poi molto vicino a Monte Citorio, sede della camera dei deputati che oltre ad essere un edificio storico ha davanti un grande obelisco solare, utilizzato in passato come meridiana di cui ancora rimangono i segni tra i san pietrini.
Se siete appassionati di calcio andate a piazza Colonna dove troverete il primo e storico Roma store, negozio ufficiale dell’A.S. Roma.
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16 Giugno 2021 at 08:18Quello che sorprenda e' l' integrita' del monumento